Il Primo Ministro thailandese ordina una revisione completa del programma di ingresso senza visto, cambiamenti in arrivo

Bangkok, Thailandia – 22 aprile 2025 – Il primo ministro Paetongtarn Shinawatra ha ordinato una revisione completa del programma di ingresso senza visto della Thailandia, citando preoccupazioni per il crescente numero di visitatori stranieri che superano la durata consentita e che si dedicano ad attività lavorative illegali, secondo quanto dichiarato martedì dal portavoce del governo Jirayu Houngsub.

Il programma senza visto, che consente ai cittadini di numerosi paesi di entrare in Thailandia fino a 60 giorni senza visto, è stato un pilastro dell'economia nazionale, trainata dal turismo. Nel 2024, la Thailandia ha accolto oltre 35 milioni di visitatori stranieri, contribuendo in modo significativo al suo PIL. Tuttavia, le autorità hanno segnalato una crescente tendenza dei visitatori a sfruttare il programma, con alcuni che si sono trattenuti oltre il periodo consentito e hanno iniziato a lavorare illegalmente in settori come l'ospitalità, l'edilizia e l'intrattenimento.

"Il Primo Ministro ha affermato la necessità di bilanciare la promozione del turismo con la sicurezza nazionale e il rispetto delle leggi", ha dichiarato Jirayu in una conferenza stampa. "La revisione mira a rafforzare la supervisione, garantendo al contempo che la Thailandia rimanga una destinazione accogliente per i veri turisti".

La decisione arriva nel contesto della revisione delle politiche sull'immigrazione a seguito di casi di alto profilo di cittadini stranieri coinvolti in attività illegali. Il governo non ha ancora specificato le modifiche esatte al programma di esenzione dal visto, ma ha indicato che le misure potrebbero includere requisiti di ingresso più severi, un monitoraggio più rigoroso dei visitatori e sanzioni più severe per i trasgressori.

L'ingresso senza visto in Thailandia è attualmente consentito ai cittadini di 93 paesi, inclusi importanti mercati turistici come Cina, India e diverse nazioni europee. Il programma è stato ampliato negli ultimi anni per favorire la ripresa del turismo post-pandemico, ma i critici sostengono che abbia messo a dura prova le risorse dedicate all'applicazione delle leggi sull'immigrazione. L'Autorità per il Turismo della Thailandia ha riferito che i visitatori cinesi, che beneficiano dell'esenzione dal visto, hanno rappresentato la quota maggiore degli arrivi nel 2024, con oltre 6 milioni di viaggiatori.

Si prevede che la revisione comporterà consultazioni con il Ministero degli Affari Esteri, l'Ufficio Immigrazione e le associazioni turistiche per garantire la minima interruzione del settore, che impiega milioni di thailandesi. "Vogliamo mantenere la nostra reputazione di 'Terra del Sorriso', proteggendo al contempo la nostra economia e la nostra sicurezza", ha aggiunto Jirayu.

L'annuncio ha suscitato reazioni contrastanti. Gli operatori turistici hanno espresso un cauto sostegno, ma hanno esortato il governo a evitare misure che potrebbero scoraggiare i visitatori. Nel frattempo, le comunità thailandesi locali in destinazioni popolari come Phuket e Pattaya hanno accolto con favore la decisione, citando la preoccupazione per i lavoratori stranieri illegali che competono con la popolazione locale per i posti di lavoro.

Si prevede che i dettagli del nuovo regime di esenzione dal visto saranno definiti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Fino ad allora, rimarranno in vigore le attuali norme di ingresso e si consiglia ai viaggiatori di rispettare le normative vigenti in materia di visti per evitare sanzioni.
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Rapipun Suksawat
Goong Nang è un traduttore di notizie che ha lavorato professionalmente per diverse organizzazioni di notizie in Thailandia per più di otto anni e ha collaborato con The Pattaya News per più di cinque anni. È specializzato principalmente in notizie locali per Phuket, Pattaya e anche alcune notizie nazionali, con enfasi sulla traduzione dal thailandese all'inglese e sul lavoro come intermediario tra reporter e scrittori di lingua inglese. Originario di Nakhon Si Thammarat, ma vive a Phuket e Krabi, tranne quando fa il pendolare tra le tre.