BANGKOK, 22 aprile 2025 — La Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha ufficialmente riportato la Thailandia alla Categoria 1 per la sicurezza aerea, dichiarando che il Paese è ora conforme agli standard internazionali di sicurezza per l'aviazione civile stabiliti dall'Organizzazione per l'Aviazione Civile Internazionale (ICAO). L'annuncio, fatto oggi dal Ministero dei Trasporti thailandese, ha annullato un declassamento alla Categoria 2 avvenuto nel 2015, dovuto a 36 carenze nella supervisione della sicurezza.
L'aggiornamento apre la strada alle compagnie aeree thailandesi, tra cui Thai Airways, per riprendere i voli diretti verso gli Stati Uniti per la prima volta in quasi un decennio. Permette inoltre di ampliare i servizi verso altri Paesi, come la Corea del Sud, che allineano i propri standard aeronautici alle valutazioni della FAA. Si prevede che questo sviluppo darà impulso al settore turistico e commerciale della Thailandia, semplificando i viaggi e rafforzando i legami economici con gli Stati Uniti e oltre.
Da allora, il CAAT ha intrapreso ampie riforme, affrontando tutte le 36 carenze attraverso modifiche legislative, aumento del personale e protocolli di ispezione migliorati. Un audit FAA di cinque giorni nel novembre 2024 ha riscontrato solo problemi minori e una valutazione finale nel marzo 2025 ha confermato la conformità della Thailandia, aprendo la strada all'aggiornamento odierno. Il Segretario Permanente ai Trasporti Chayatan Phromsorn ha confermato l'impegno decennale del CAAT per soddisfare gli standard globali, sottolineando che lo status di Categoria 1 riflette l'impegno della Thailandia per la sicurezza aerea.
Si prevede che il ripristino avrà un impatto immediato. Thai Airways, che ha cessato le operazioni negli Stati Uniti nel 2015, starebbe pianificando di rilanciare le rotte dirette da Bangkok verso città come Los Angeles e New York. L'aggiornamento posiziona inoltre la Thailandia in modo da attrarre più turisti statunitensi, con l'obiettivo di raggiungere 1.13 milioni di visitatori americani nel 2025 grazie a una migliore connettività e a politiche di esenzione dal visto.