Phuket -
Le autorità hanno sequestrato un appezzamento di terreno del valore di quattro rai e 17 strutture appartenenti a un noto ristorante sul mare, accusandoli di invasione non autorizzata di terreni boschivi e di costruzione abusiva che si estendeva fino ai corsi d'acqua pubblici.
L'ufficio forestale di Phuket ha riferito al Phuket Express che intorno alle ore 10:00 del mattino del 24 aprile 2025, loro e i rappresentanti dell'ufficio delle risorse naturali e dell'ambiente insieme alla polizia locale, hanno apposto avvisi ufficiali di sequestro sul sito contestato nella comunità di Hasnanivet, a Talat Yai.
Il proprietario dell'immobile avrebbe omesso di fornire la documentazione idonea a confermarne la titolarità legale, spingendo le autorità a procedere con un'azione legale. Le strutture includono diversi complessi residenziali direttamente adiacenti alla costa, che le autorità hanno stabilito essere stati costruiti senza autorizzazione ufficiale, violando le normative ambientali e marittime.
Gli agenti di polizia hanno affisso due cartelli – uno all'ingresso del ristorante e un altro al confine esterno della proprietà – per segnalare il terreno come sequestrato. Tuttavia, in risposta a quanto accaduto, la direzione del ristorante ha successivamente affisso un proprio cartello, affermando che il sito rientra nei confini, rivendicando così i propri diritti sulla proprietà.
Il sequestro fa seguito a una denuncia ufficiale da parte di cittadini preoccupati e a una successiva indagine del 12 marzo 2025, che avrebbe confermato l'occupazione e la costruzione abusive. Presso la stazione di polizia di Mueang Phuket è già stato avviato un procedimento legale per violazioni relative all'invasione forestale e sono in corso ulteriori indagini.
Nel frattempo, l'Ufficio Marittimo Regionale di Phuket aveva precedentemente richiesto al proprietario del terreno del ristorante di fornire la prova dei permessi di costruzione relativi all'invasione delle vie d'acqua. I controlli preliminari hanno rivelato che non era stata rilasciata alcuna autorizzazione, portando le autorità a ordinare la rimozione di barriere e strutture costiere che si estendevano per 950 metri quadrati lungo un tratto di costa di 140 metri. Al proprietario del terreno sono stati concessi 90 giorni di tempo per smantellare le costruzioni abusive, ma si riserva il diritto di presentare ricorso contro l'ordinanza per motivi di equità.
Ulteriori azioni legali, comprese accuse penali, sono state registrate presso la Polizia della città di Phuket. Le autorità sottolineano che questo caso evidenzia gli sforzi in corso per proteggere il suolo pubblico, garantire la tutela ambientale e mantenere un uso legittimo del territorio in tutta Phuket.
Nel frattempo, al momento in cui scriviamo, il proprietario del ristorante non ha ancora parlato direttamente con i media, ma si ritiene che non sia d'accordo con gli ordini e che stia cercando di presentare ricorso.
