Il Comando Operazioni di Sicurezza Interna Regione 4 (ISOC 4) della Thailandia ha concluso che i recenti attentati pianificati e coordinati a Phuket, Phang Nga e Krabi sono stati probabilmente orchestrati dal Barisan Revolusi Nasional (BRN), un gruppo di insorti del sud. Il movente, ha affermato l'ISOC, era quello di fare pressione sul governo thailandese affinché riprendesse i negoziati di pace.
Secondo il briefing dell'ISOC, gli attacchi non erano progettati per causare vittime di massa. Piuttosto, l'uso di piccoli ordigni esplosivi improvvisati (IED) – con un potere distruttivo limitato e senza schegge – suggeriva l'intento di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e internazionale senza infliggere danni estesi.
"Le bombe sono state piazzate principalmente in luoghi simbolici o di alto profilo, come zone turistiche, aeroporti e di fronte alla residenza del governatore provinciale di Phang Nga", ha affermato un portavoce.
Gli investigatori ritengono che gli ordigni siano stati assemblati utilizzando tecniche comuni in precedenti incidenti nel profondo sud della Thailandia. Gli esplosivi sono stati introdotti clandestinamente nelle tre province attraverso rotte convenzionali, con l'aiuto di individui senza precedenti penali per aggirare i controlli di sicurezza.
Le autorità hanno finora arrestato cinque sospettati – due presunti attentatori e tre sostenitori – su un totale di 14 individui sospettati di essere coinvolti nell'operazione. La rete più ampia includerebbe, a quanto pare, i responsabili dell'approvvigionamento dei veicoli a Bangkok, del loro trasporto nelle province meridionali e della logistica per gli attacchi.
I funzionari hanno inoltre rivelato che alcuni agenti chiave hanno attraversato il confine thailandese in almeno tre diverse occasioni per pianificare riunioni (il 18 e 19 dicembre, il 13 e 14 gennaio e il 23 e 24 aprile) con due importanti figure del BRN, identificati come il signor Tawfit e il signor Saifuddin Hayi Putae, ritenuti responsabili dell'operazione.
In totale, 15 bombe sono state piazzate in 11 siti: cinque ordigni a Krabi, uno a Phang Nga, sei a Phuket e un altro recuperato durante gli arresti. Da allora, tutti sono stati disinnescati in sicurezza.