Tailandia -
In una decisione importante e dalle grandi implicazioni politiche, la Corte Costituzionale thailandese ha votato per accogliere una petizione che chiedeva la rimozione del Primo Ministro Paetongtarn Shinawatra, a seguito della diffusione di una controversa clip audio trapelata. La Corte ha inoltre stabilito che Shinawatra debba cessare immediatamente le sue funzioni di Primo Ministro, mentre il caso prosegue.
La petizione è stata presentata dal Presidente del Senato Mongkol Surasajja a nome di 36 senatori. Citava gli articoli 170 e 160 della Costituzione thailandese, che consentono la destituzione di un Primo Ministro che non rispetti gli standard etici o agisca in modo ritenuto dannoso per gli interessi nazionali.
Al centro della controversia c'è una registrazione trapelata di una conversazione tra Shinawatra e Hun Sen, ex Primo Ministro cambogiano e attuale Presidente del Senato cambogiano. L'audio conterrebbe presumibilmente dichiarazioni che insinuano slealtà nei confronti dell'esercito thailandese e sollevano dubbi sulla sovranità nazionale, in particolare per quanto riguarda i commenti che fanno riferimento alla Seconda Regione dell'Esercito thailandese.
Con un voto unanime di 9 a 0, la corte ha accolto la richiesta di revisione. Con una decisione separata, con 7 a 2, la corte ha ordinato a Paetongtarn di dimettersi dal suo ruolo di Primo Ministro, in attesa di una sentenza definitiva.
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