Bangkok, 4 novembre 2025
Con l'inizio dell'alta stagione, l'Autorità per il turismo della Thailandia (TAT) sta intensificando gli sforzi per attrarre 6.71 milioni di visitatori stranieri a novembre e dicembre, con l'obiettivo di salvare l'obiettivo annuale rivisto di 33.4 milioni di arrivi nonostante un preoccupante calo del 3.94% nei numeri di ottobre.
La spinta arriva dopo un anno difficile, segnato da venti contrari economici e da mutevoli preferenze dei viaggiatori. Secondo le ultime proiezioni di TAT, pubblicate a fine settembre, il regno è sulla buona strada per il suo primo calo annuale degli arrivi stranieri dalla pandemia di COVID-19, in calo di circa il 6% rispetto ai 35.5 milioni del 2024. Questa previsione, ripresa dal Ministero del Turismo e dello Sport, attribuisce il rallentamento a un forte calo nei mercati dell'Asia orientale, in particolare in Cina, dove gli arrivi sono crollati del 35% da inizio anno, e a una contrazione dell'8% nei vicini dell'ASEAN come la Malesia.

Gli arrivi di ottobre, attestandosi a circa 2.3 milioni, hanno segnato un calo del 3.94% su base annua, secondo i dati preliminari del Ministero, alimentando il timore di non raggiungere nemmeno l'obiettivo fissato. I dati cumulativi fino a ottobre si attestano a circa 26.69 milioni di visitatori, con la necessità di 6.71 milioni di arrivi nella fase finale per raggiungere i 33.4 milioni: un obiettivo arduo, considerando l'erosione della competitività del baht, una valuta forte, e il freno dell'inflazione globale sui viaggi a lungo raggio.
Il governatore del TAT, Thapanee Kiatphaiboonsin, ha sottolineato l'urgenza in un'intervista ai media thailandesi, sottolineando che, mentre i mercati a lungo raggio come India ed Europa hanno stabilizzato i numeri, la perdita di turisti cinesi di grande volume – scesi a 2.3 milioni nel primo semestre rispetto ai 3.5 milioni dell'anno scorso – ha avuto un impatto negativo sulle entrate. "Stiamo puntando su mega-eventi culturali e incentivi per stimolare l'impennata di fine anno", ha affermato.

I media thailandesi hanno amplificato gli appelli per interventi rapidi. I rapporti mostrano la vulnerabilità del settore turistico, che rappresenta oltre il 10% del PIL ma deve affrontare la crescente concorrenza di Vietnam e Indonesia. La Federazione delle Industrie Thailandesi avverte che, senza sussidi per i voli o agevolazioni sui visti, i previsti 1.51 miliardi di baht di fatturato internazionale – in calo del 5% rispetto al 2024 – potrebbero scendere ulteriormente.
Permane l'ottimismo per una ripresa della stagione di punta, alimentato da eventi come l'Amazing Thailand Countdown 2025. Tuttavia, gli analisti avvertono che la percezione della sicurezza, tra cui truffe e reti di traffico di esseri umani, continua a scoraggiare i visitatori.

Con un aumento del turismo interno del 2%, pari a 204.57 milioni di viaggi, il settore nel suo complesso punta a un fatturato di 2.66 trilioni di baht per il 2025. TAT si impegna a monitorare attentamente gli afflussi settimanali, adeguando le promozioni per raggiungere la soglia dei 33.4 milioni ed evitare un'ondata economica più profonda.

Foto: recenti eventi turistici a Pattaya scattate da Adam Judd per The Pattaya News
Per la versione originale di questo articolo, visitare Le notizie di Pattaya.




